Ancora di piú – Racconto Cuckold

Volevi una sorpresa speciale per festeggiare il nostro anniversario di matrimonio: e lo so che non sei una donna banale, fiori e gioielli sarebbero stati un regalo fin troppo ovvio.

Allora ho cominciato a scavare nelle tue fantasie: non mi hai mai nascosto che ti sarebbe piaciuto farlo con più uomini, ma la timidezza, o la paura, ti ha sempre bloccato. Credo di aver trovato il modo di vincerla.

L’organizzazione non è stata semplice: per fortuna ho trovato presto un gruppo di amici affiatati che avevano a disposizione la location giusta. Perché ti piacciono le cose belle e anche questa volta deve essere così. Anche se in  realtà sarà più un piacere per i miei occhi.

Perché ti ho bendata appena sei salita in auto: non devi sapere nulla di dove andremo. Mi hai lasciato fare, anche dopo che ti avevo detto quali abiti e quale lingerie indossare: nera e sexy.

Arriviamo alla villa in perfetto orario: per fortuna la strada da percorrere a piedi è breve, perché ti conduco passo passo. La benda dovrà sempre rimanere sugli occhi, per questa sera.

All’interno ci accoglie una luce soffusa e i partecipanti, che sono già pronti: a dire il vero sono già in tiro, cinque bei ragazzi in perfetta forma e con dei cazzi di tutto rispetto. Qualcuno indossa ancora la camicia, ma al di sotto della cintola sono tutti nudi.

Faccio un cenno d’intesa al nostro ospite: ha capito perfettamente quello che cercavo e deve aver selezionati i migliori stalloni della sua scuderia. C’è anche un ragazzo di colore, completamente nudo: muscoli in evidenza e un pene che è probabilmente il più grande che mi sia mai capitato di vedere.

Il letto al centro del salotto sembra quasi un altare: pronto per il sacrificio della sua dea. Ti aiuto a spogliarti e a stenderti, lascio solo la lingerie, ci penseranno i ragazzi a toglierla. E mi accomodo sul divano, vicino al camino acceso.

È il padrone di casa che da il via alle danze: comincia ad accarezzarti dolcemente, tu sei rigida, all’inizio, ma poi ti sciogli e rispondi alle sue carezze. Prima sul petto e sulle braccia, poi scendi diretta verso il cazzo in erezione.

Anche gli altri si avvicinano e iniziano a toccarti, in modo più deciso, le gambe, il senso, la figa: ti irrigidisci ancora per un attimo, ma poi inizia a lasciarti andare. Muovi la mani tra i diversi corpi, saggiando la lunghezza e la consistenza del sesso di ognuno.

Il ragazzo di colore è il più intraprendente: si inginocchia tra le tue cosce e comincia a leccarti, prima piano, poi con più decisione. E tu inizia a godere: sono sicuro che ti ci vorrà poco per arrivare all’orgasmo.

Prendi in bocca il cazzo che è più vicino al tuo volto, mentre con le mani ti dedichi ad altri due: dopo poco decidi di cambiare posizione e ti inginocchi sul letto, deliziando anche gli altri uomini, a turno, con la tua bocca.

Il ragazzo di colore lascia il posto al padrone di casa: che, senza tanti preamboli, te lo infila dentro. Non è enorme ma ben dotato e tu sussulti, forse non te lo aspettavi: ma inizia subito a godere quando lui inizia a muoversi e a spingere con colpi secchi e decisi. 

Nel frattempo il ragazzo di colore si è impadronito della tua bocca: fai quasi fatica a inghiottirlo tutto, per un attimo mi sembra che tu stia per soffocare, ma dalla sua espressione capisco che lo stai facendo divertire.

Non mi viene nemmeno in mente di toccarmi, anche se l’eccitazione di vederti così, in balia di cinque uomini, è fortissima. Voglio solo stamparmi ogni attimo di questa serata in mente, per riviverla tutte le volte che mi viene voglia di scoparti.

La situazione si fa un po’ più confusa: gli uomini si alternano tra la tua figa, le tue mani e la tua bocca, mentre tu continui a godere. Ho già perso il conto degli orgasmi che hai avuto. L’unico che non ti ha ancora scopata è il ragazzo di colore: probabilmente lascia andare avanti gli altri, perché gli aprano la strada.

Tu non perdi un colpo: succhi, accarezzi e ti lasci scopare alla pecorina, come una vera troia. Chissà cosa immagini dietro a quella benda, se hai capito quanti uomini ci sono, tutti per te.

Lo vedo armeggiare con il suo uccello e mettersi dietro di te: per fortuna ho detto niente sesso anale, perché forse sarebbe stato davvero troppo per te. Te lo infila lentamente nella figa, che è già grondante dei tuoi umori: si vede che non vuole farti male, ma decisamente non incontra nessuna resistenza.

Inizia a muoversi e vedere quell’enorme cazzo nero che entra ed esce da te mi manda fuori di testa: potrei venire anche senza toccarmi, da quanto sono eccitato. Gli altri uomini ti hanno lasciato nelle sue mani, si sono sistemati in cerchio intorno a te, continuando a menarselo, mentre tu urli e ti pieghi per come ti sta penetrando.

Ti vedo godere ancora una volta, poi tocca a loro: si avvicinano tutti insieme verso di te e cominciano a sborrare. Sul tuo seno, sulla bocca, praticamente sei piena di sperma ovunque. Il ragazzo nero ti sborra sulla pancia, tirandosi fuori proprio un attimo prima di venire.

Sei veramente una dea, una dea del sesso sul suo altare: non mi sono toccato, non serviva, vederti godere così è stato più che sufficiente. Ora tocca a me: ti pulisco dallo sperma e ti avvicino alle labbra un bicchiere d’acqua: hai bisogno di liquidi, visto quanti ne hai persi stanotte.

Ti aiuto a rivestirti, sempre facendo attenzione a non spostare la benda, mentre i ragazzi recuperano i pantaloni e le maglie: vedo dalle loro facce quanto gli è piaciuto scoparti e sono sicuro che, se glielo chiedo, saranno pronti a rifarlo.

E glielo chiederò di sicuro: però voglio alzare il livello, dovranno essere almeno in sette per far godere la mia regina come merita.