Io non mi presento. Si contempla.

Non ho bisogno di conquistare: si striscia.
Sono l’equilibrio perfetto tra il divino e il crudele.
Fredda come il marmo, inaccessibile come un sogno troppo costoso,
irragiungibile per chi non è degno nemmeno di guardarmi.

La mia presenza è privilegio.
Il mio silenzio, sentenza.

Vuoi attenzioni? Compra il privilegio. Altrimenti sparisci...se non versi, non esisti!
Il mio sguardo, condanna.

Tu non pensi. Tu obbedisci.
Tu non esisti. Tu paghi.

Io non scendo. Tu sali — a colpi di tributi,
fino a dove decido che puoi arrivare. Se mai lo deciderò.

Adora. Taci. Paga.